
Questo non è il primo Natale senza mio padre, ne sono passati tanti senza di lui.
Però qualche Natale con lui c'è stato...
Ero piccola, avrò avuto la tenera eta di 7 anni appena, i capelli corvini legati in due codine agghindate da nastrini rossi, le mani corte ed esili giunte in preghiera, gli occhi chiusi, mentre seduta a gambe incrociate davanti a un grande albero di Natale pregavo - Fa che papà stasera sia qui -.
Per casa c'era il profumo dei pan di zenzero e suonava una cassetta a nastro le classiche canzoni natalizie.
Suonano alla porta, saltello felice per vedere chi è.
Vedo la regina aprire, poi si volta verso di me - Deva guarda! C'è Babbo Natale -.
Ho sbirciato, un omone tutto vestito di rosso, con una lunga barba bianca è entrato in casa, mi ha guardata negli occhi e ha urlato - Oh oh oh, Buon Natale! -.
Ho riconosciuto i suoi occhi e la sua voce, gli sono corsa incontro, mi ha presa in braccio e mi ha stretta a sè, ho riso e ho detto - Ciao Papà -.
Quest'anno non c'è lui e non ci sono nemmeno io, non c'è nemmeno mia madre, non c'è un albero non c'è niente.
Mia madre e mia nonna andranno a festeggiare dalla famiglia del compagno di mia nonna, io non andrò con loro, ma Lui sa cosi.
Penso che entrò il 25 dicembre arriverò a 30 kg e forse morirò.
Non sento nessun motivo per vivere, sento solo tanto dolore e ogni giorno che mi sveglio mi sento il peso della vita addosso.
Sto male e questo si sa, non credo a niente e non trovo un appiglio ormai è troppo buio, ormai è difficile.
Papà mi manchi, hai ancora un po' di tempo per perdonarmi