sabato 19 maggio 2012

piano di rientro

Chissà perchè sono ancora qui dopo tutto quello che ho passato.
Sono stata ricoverata due settimane in una clinica che sembrava un villaggio vacanze e a volte una casa di riposo.
Io e le anoressiche abbiamo fatto sedute di gruppo e mangiato tutte insieme in mensa, abbiamo avuto sedute individuali e tonnellate di medicine, un diario da scrivere, ma molte di noi, odiavano tutto questo, compresa me.
Odiavano dover essere pesate da altri, il loro bel sorriso se sali di peso, il continuo spronarti allo sfogo, raccontare i cazzi proprio davanti a tutte, ascoltando solo - quanto tempo c'ha messo lei (una qualsiasi che parlava), è stata brava, ma io di più, cazzo lei è arrivata addirittura a quel peso -.
Qualcuna era silenziosa come me, altre sembravano proprio vacanziere una o due facevano un casino terribile in certi momenti, con urla, crisi ecc.. una ha anche tentato il suicidio.
Io?
Io ho finto.
Vi segno alcune delle memorie che ho scritto sul mio diario
Diario, 
mi fa un po' strano scriverti sapendo che prima o poi qualcuno dovrà leggerti e giudicare i miei pensieri, ma tenterò di essere il più possibile libera. 
Oggi ci hanno fatto fare colazione con una fetta di pane integrale spalmata di marmellata, caffè è un bicchiere di latte. 
A metà mattina lo yogurt. 
A pranzo un piatto di pasta al sugo di pomodoro, una bistecca di manzo con contorno di zucchine bollite. 
A merenda un pacco di cracker 
A cena verdure con due fette di pane e un uovo sodo. 
Sono tante calorie, ma sono anche la vita queste calorie, sono i punti che mi servono per star bene, quando mangio mi sento un po' in ansia, sono lenta, so che gli infermieri mi guardano, ma so anche che qualcuno adesso si sta prendendo cura di me, che il mio ragazzo da lavoro o casa mi pensa che quando può mi viene a trovare e io voglio raccontargli che ce la sto facendo. 
Stanno abituando il mio stomaco ad accogliere cibo e la mia mente a pensare che sia normale e giusto. 
Inoltre durante il giorno possiamo fare delle passeggiate nel centro, abbiamo mezz'ora di accesso alla palestra, possiamo leggere, guardare la tv e stare tra di noi.
Quando uscirò di qui starò bene, lo so, e questo mi rende felice. 
Voglio tornare con una vita di una ragazza della mia età e dimenticare il grosso errore dell'anoressia. 


I miei diari sono tutti cosi piu o meno. Ho sforzato la mia faccia a larghi sorrisi, ho sempre scelto le parole giuste, le ho dosate come tutte ma ora vorrei scrivervi ciò che pensavo davvero, per esempio in quella
pagina di diario. 

Diario, 
ti scrivo sapendo che prima o poi qualcuno dovrà leggerti e giudicare i miei pensieri, quindi tenterò di sparare una marea di cose giuste ma che non penso.
Oggi ci hanno fatto fare colazione con una fetta di pane integrale spalmata di marmellata, caffè è un bicchiere di latte. Un pasto uguale per tutte, come se fossimo marionette tutte uguali, bestie al macello, alle quali si danno le stesse porzioni, lo stesso cibo.
A metà mattina lo yogurt. 
A pranzo un piatto di pasta al sugo di pomodoro, una bistecca di manzo con contorno di zucchine bollite. 
A merenda un pacco di cracker 
A cena verdure con due fette di pane e un uovo sodo. 
Sono tante calorie,sono troppe, mi sento in colpa, quanto mi ci vorrà per eliminare tutto questo schifo. Sono maledettamente in ansia, sono lenta sperando che sminuzzando il più possibile il cibo pesi meno nel mio stomaco, so che gli infermieri mi guardano e sembrano guardie carceriere, so che  il mio ragazzo da lavoro o casa mi pensa che quando può mi viene a trovare e io voglio raccontargli che ce la sto facendo, anche se in realtà non vedo l'ora che finisca tutto questo per rifare tutto.
Stanno abituando il mio stomaco ad accogliere cibo e chiuderlo sarà nuovamente faticoso, ma quell'adrenalina della sfida con me stessa e la mia fame non mi spaventa.
Inoltre durante il giorno possiamo fare delle passeggiate nel centro e io appena posso imboscarmi cerco di fare dei saltelli o di correre o di camminare velocemente, abbiamo mezz'ora di accesso alla palestra è troppo poco ma mi spompo il più possibile per bruciare una marea di calorie, possiamo leggere, guardare la tv e stare tra di noi, ma facciamo fatica a parlarci. 
Quando uscirò di qui starò bene, lo so, e questo mi rende felice, starò di merda in realtà ma almeno potrò riprendermi la mia vita e stavolta tenendo tutto nascosto.
Voglio tornare con una vita da anoressica e dimenticare il grosso errore della normalità. 
Mi hanno portata a 52kg, non ce la facevo a tornare da voi con quello schifo addosso,  ho aspettato di arrivare almeno a 47 kg, ancora troppo, ma ritornerò ciò che ero.
Ho ancora le sedute da fare con gli psicologi e gli psichiatri e i medicinali da prendere, gli incontri con il nutrizionista, dove prima di entrare bevo 4 litri di acqua o faccio colazione per pesare di più.
E' difficilissimo nascondere tutto, fingere che sto bene, che sta passando, sorridere come una deficiente, quando vorrei piangere, è difficile vedermi con tutto questo peso e potete immaginare come stavo a 52 kg.
Ma ho un piano a settembre mi iscrivo all'università, avrò il. mio appartamento, studierò, sarò lontana da tutti  e farò come mi pare.
Deva  


martedì 13 marzo 2012

prigioniera

Sono due settimane che ho scelto. Scelto Lui a Lei.
Lui viene a trovarmi la mattina, facciamo colazione insieme.
Una spremuta, uno yogurt con i cerelai e un caffè. Passa qualche ora con me per assicurarsi che io non vomiti tutto.
Ci vediamo anche nella pausa pranzo, 50g di riso con verdure o pasta poco condita un po' di lattuga, un frutto e il caffè.
Ci vediamo anche a cena, posso saltare la merenda per fortuna. La sera mi tocca una fetta di pane integrale una bistecca o un uovo o del pesce o del formaggio accompagnato da verdure.
Ogni tanto riesco a vomitare, altre la mia decisione è più forte. Nelle ore in cui non ci vediamo cerco di muovermi il più possibile, ma resto stabile.
Sto male, sto ripensando alla mia decisione.
Lo amo ma allo stesso tempo lo odio perchè non mi da scampo, non mi lascia libera, mi sento soffocare nella sua prigione ovattata d'amore.
Io la sento ancora Lei e mi sta odiando... mi  punirà... come punisce tutte... non capirà e io potrei morire di dolore per questo.
Mi sento sola ma imprigionata
Vorrei una solitudine libera, o almeno l'illusione che lo sia.
La prigioniera Deva

domenica 26 febbraio 2012

Per voi :la mia verità

Quanta cattiveria, menomale a questo punto che non sono l'unica, le persone rare non sono quelle cattive, adesso lo so, siamo tutti cattivi, solo c'è chi lo dimostra e chi no, le persone rare sono quelle buone. Io non so esserlo, mi risulta difficile pensare al bene degli altri, non riesco a interessarmi di fare contento qualcuno, preferisco che tutti continuino a non aspettarsi niente di buono da me.
Ho conosciuto poche persone buone, una è Rox, alcune di voi forse la conoscono e quindi sanno di cosa parlo.
Non mi ha mai abbandonata, anche se lo meritavo, anche se l'ho insultata, anche se sono stata perfida con lei, l'ho derisa, lei è sempre rimasta, ha superato ogni mia prova. Lei sa che esisto, lei sa perdonare tutti tranne se stessa, lei sa amare tutti tranne se stessa, sa vedere il buono dove sembra non esserci e non lo vede in se stessa eppure è cosi evidente.
Poi ho conosciuto Ricciolidoro, che mi è sempre stata accanto con la sua ingenuità, il suo essere infantile, la sua spazzola sui miei capelli, gli abbracci, le visite a casa mia, le serate disperate. Voglio bene a Ricciolidoro.
E poi c'è lui, lui che mi ha sempre amata, che continua a farlo, che sa perdonarmi sempre, che sa non stancarsi di tutte le mie crisi, degli attacchi di panico, delle giornate in ospedale, del mio corpo arido e tagliuzzato, della mia pigrizia, del mio carattere che risulta ovviamente antipatico a tutti, della mia poca volontà di coinvolgermi alla sua vita e di costruirne una mia. Perdona le mie menzogne, le volte in cui dico che mi sto impegnando a guarire e sa benissimo che non ho voglia di provarci, le volte in cui dico che ho mangiato una minestra quando in realtà ho bevuto solo il brodo, quando dico che mi sono riposata e invece mi sono allenata pesandomi tutto il giorno.
Ho mentito sulle foto, sapevo anche che prima o poi sarebbe uscito fuori, quelle foto sono sul web e sono ritoccate alla meno peggio, non sono brava in queste cose, mi sorprendo che sia uscito fuori solo adesso.
Non mi interessa se tutto il resto vi appare falso, io so chi sono e cosa faccio, non credo di essere l'unica anoressica che sa non mangiare per molti giorni, che razza di anoressiche conoscete voi? Chi ha problemi come il mio sa l'odio che si prova per il cibo, io non ho una famiglia che si preoccupa del mio nutrimento forse per questo ho potuto non mangiare, mi sono abbuffata esattamente come voi solo piu raramente perchè sono stata meno tentata o forse semplicemente perchè io al contrario di tutte voi non ho niente di meglio a cui pensare e ancora meno avevo quando ho iniziato. Non avevo nemmeno un'amica, nessun hobby solo la palestra,non avevo un ragazzo e sono arrivati ok ma troppo tardi.
Avevo solo la scuola ma non mi ci sono mai trovata era meglio non pensarci... avevo una specie di famiglia ma era meglio non pensarci...
Io non posso dirvi sono vera, potrei benissimo non esserlo come potrebbe non esserlo chiunque su internet, chi si riconosce nelle mie parole sa se sono vere o no. Sa se è vero avere una famiglia su cui non si puo contare, sa che è vero che un padre o una madre o qualsiasi persona o animale caro possono morire e cosa si prova. Voi, quelle vere di voi, conoscono il dolore maledetto che provoca la solitudine, il bisogno di evadere dal mondo e da una vita che non sappiamo più nemmeno se vogliamo, ma sappiamo con certezza che non è come la vogliamo, che i genitori non capiscono, sono troppo lontani da noi sia quando come nel mio caso ignorano la tua esistenza sia quando assillano dicendo di mangiare perchè non capiscono il dolore che si prova non tanto durante ma dopo aver  ingurgitato quel numero di calorie. Gli amici non sono abbastanza sinceri e sono minacce perchè ti portano dove non vuoi,  di queste minacce io ne ho avute poche, non mi capitava spesso di uscire con qualcuno e di finire in mezzo al cibo, ma magari nella vita di chi ha amici e parenti succede, c'è il compleanno del tale e della tale, c'è la cena con  i parenti, c'è il mc donald's con gli amici, il gelato, le feste, gli anniversari, e poi la fame, la rabbia, il vuoto da colmare, la voglia di fingersi ogni tanto normali o il desiderio malefico di sentirsi la pancia scoppiare per poterci odiare ancora di più, per soffrire, perchè almeno il dolore ci ricorda di essere vive.
Sapete anche voi cosa vuol dire sentire i crampi allo stomaco per la fame, quel dolore che pero ti da anche un senso di estasi, di piacere, di onnipotenza, perche state resistendo, conoscete anche voi il bisogno ossessivo d  pesarvi, di sapere che tutto sta andando bene, di vedere il peso scendere. Conoscete il terrore di ingrassare, l'odio, la frustrazione e la rabbia che salgono quando il peso cresce.
Conoscete a memoria i buoni propositi per il giorno che verrà, le calorie di ogni pasto.
Tutto questo secondo voi si puo inventare?
Chi non ha questi problemi non puo capire e lo sapete perche siete state insultate anche voi di essere pazze, di indurre la gente alla morte, di voler solo attirare l'attenzione ecc... Chi conosce questi problemi sa che si, la pazzia centra, ma non è un insulto è una malattia, che non vogliamo nessuno morto quanto noi stesse, ma che cerchiamo solo qualcuno come noi per sentirci meno sole.
Quando dico che il parere degli altri non mi interessa intendo che non mi condiziona, non mi tange, non mi ha portata a cambiare carattere o modi o stile di vita, pero' ho aperto un blog. Non l'ho fatto per farmi cambiare, l'ho fatto perchè ho scoperto l'esistenza dei blog pro ana, che facevano anch'essi parte della vita delle anoressiche e io volevo essere anoressica, perchè volevo sfidare me stessa tramite voi. Già se io non mangio per una settimana vinco contro di voi, ma qualcuna di voi poteva inventare di avercela fatta, proprio come potevo inventarlo io, quindi non potendo avere un assoluta verità da qui, la sfida in realtà era con me.Con il tempo questo è diventato un vero e proprio diario, mi ha permesso anche di fare cose che non ho mai saputo fare nella mia vita, parlare con le persone ... Non l'ho fatto bene nemmeno con voi forse, pero' almeno vi ho parlato sempre meglio del silenzio, unito a uno sguardo perso e disinteressato, ma soprattutto ho sfogato parte delle mie emozioni qui, cosa che non so fare tramite le parole a voce o il pianto, fanno troppo rumore, ho sempre preferito il silenzio di un libro, la sua intimità, puntare gli occhi contro di esse, scoprirlo, senza che intorno a me le persone sapessero cosa i miei occhi catturavano, che il trambusto per esempio frenetico della tv, che tanto fa e nulla dice.
Da piccola ero convinta che se stavo in silenzio sarei potuta diventare muta, desideravo essere muta non so il perchè, forse sono nata con il desiderio di essere nascosta e non potendo contare sul silenzio spero adesso nell'invisibilità...
Dal blog ho scoperto tante cose, su di me e sul mondo che mi circonda, il dubbio è lecito, lo alimenta la mia idea sciocca di postare foto false, non vi biasimo e non vi diro mai, credetemi io sono vera, continuero semplicemente a raccontarvi la mia vita, chi vorrà potrà leggere pensando - Che bel romanzo - altri potranno non entrare mai più pensando -Tanto è tutta una farsa - pochi forse penseranno - So cosa prova, io le credo -.
Odio essere ripetitiva, ma non saprei dirlo in maniera diversa, la verità ce l'avete in mano voi, posatela dove preferite, sta a voi decidere.
Io continuo come sempre ho fatto per la mia strada.
La principessa Deva

martedì 24 gennaio 2012

Ho trovato una serie di commenti lunghissimi sul post ricominciare a vivere, non ho finito di leggerli tutti, il modo di scrivere di Sir mi piace ma dopo un po' risulta pesante, non mi importa molto cosa pensi la gente, mi fa sorridere pensare che la mia vita, che purtroppo o per fortuna è questa, possa apparire finzione.
Il resto dei commenti non l'ho letto, tanto quel post ormai ha poco senso

Colpevoli

Sono tornata a casa sabato mattina, con troppi chili in più, un grande vuoto dentro, tanta tristezza....
Mi sento abbattuta, sconfitta, sottomessa dai dottori, da Lui, da mia madre.
Ho un miliardo di visite prenotate -gastroenterologo, psichiatri, terapie di gruppo, dietisti, dietologi - ma io non voglio fare nulla di tutto questo.
Ho distrutto lo specchio della mia stanza, gli ho lanciato la bilancia contro, volevo distruggere me, quell'immagine cosi diversa , cosi ingrassata in cosi poco tempo.
Mi sento violata.
Mi faccio schifo.
Non dovevo permetterlo, forse è colpa mia, o forse sono solo una creatura sottomessa dalla morte.
Non lo so, so che odio Lui, odio mia madre, odio quei dottori.
Voglio solo Ana.
E' l'unico modo che ho di non sentirmi totalmente sola, l'unico modo che mi fa credere di avere il mondo sottocontrollo, ai miei piedi, un grande gioco dove io manovro tutto.
Ma in realtà la marionetta sono io, la marionetta di Ana, lei decide per me. Ma che me ne faccio di questa cruda verità quando posso avere una splendida illusione? Niente, proprio un bel niente.
Salvarmi la pelle non è il mio obbiettivo e voi lo sapete bene.
Ci facciamo la morale tra di noi, ma poi tutte rincorriamo la morte, vogliamo ferirci, siamo tutte colpevoli di qualcosa.
Siamo colpevoli quando godiamo per un chilo in meno, chi legge ci copierà, colpevoli quando soffriamo, chi legge si immedesimerà, colpevoli quando sproniamo un'altra a salvarsi perchè mentiamo e pecchiamo di ipocrisia.
Non abbiamo il coraggio di vivere, ci piace crogiolarci dentro una malattia, lasciare che qualcuno decida per noi, che la nostra mente sia libera dai pensieri della vita quotidiana, scuola, lavoro, amore, amicizia, figli, denaro ecc ecc a noi basta essere imprigionate in un unico pensiero, Ana.
Deva

sabato 7 gennaio 2012

ricominciare a vivere

Sn ricoverata in una clinica di dca ,sn arrivata qui con 29 kg, un attacco cardiaco e pochi minuti di tempo per salvarmi.
Sono qui da una settimana non so nemmeno quanto peso, loro lo sanno, mi pesano ogni giorno dopo avermi imbottita di cortisone e altre flebo.
Mi  trattano bene qui, a volte mia madre viene a trovarmi, esce di casa e parla con i dottori tutta affannata, anche se non è truccata, pettinata e non indossa i suoi vestiti migliori e i tacchi si espone lo stesso.
Una mattina mi sono svegliata con lei che dormiva accanto a me, è dimagrita e invecchiata, ma l'amore che adesso vedo, l'amore che ha per me, la rende bella.
Lui sta quasi sempre qui, in tuta perche viene nelle pause di lavoro e quando stacca, senza tregua, ha gli occhi stanchi e il viso coperto da una barba di qualche giorno.
Finalmente oggi sono riuscita ad avere il tablet cosi ho letto i vostri commenti.
E' stano pensare che molte di voi, spesso pensano a me,vogliono sapere come sto, forse mia madre nonostante l'apprensione di questi giorni non è ancora alla pari con voi, voi che non avete nemmeno la certezza della mia esistenza, voi che conoscete tutta la mia cattiveria, perchè mi ha sempre divertita sputarvela addosso e non perchè cosi potessi sentirmi migliore, ma solo perchè se proprio devo odiarmi voglio che anche questo accada per volere mio e motivi che io stessa ho generato.
Ho sempre voluto essere cattiva, perchè una persona palesemente cattiva risulta diversa, è molto più comune l'ipocrisia.
Mi sono sempre odiata ma non ho mai saputo il perchè e allora mi sono trovata dei motivi validi - Deva è cattiva, Deva è perfida, Deva porta le ragazze a morire-.
Mi sono sempre sentita diversa,ma non sapevo in che modo e allora ho trovato il modo - Infelice anche se ricca, a dieta anche se povera, ingrata anche se amata, cattiva con chi è buono -.
Allo stesso tempo ho sempre voluto difendermi - Non sono cattiva, dico solo la verità, la verità è cattiva non chi la espone. Non ho mai detto viva Ana, diventate anoressiche, ho sempre saputo che la maggior parte delle ragazze che entra qui vuole esserlo e che troppe allungano la sofferenza, la strada verso la morte,perche non ci riescono, non ho mai detto seguitemi, fate come me, ho solo detto cosa faccio io, anche molto genericamente.
Sono ricca ma i miei genitori non mi amano, mio padre è morto senza dirmi - Ti voglio bene - e io nei suoi occhi il bene non l'ho più trovato e lo so che è colpa mia, che ho smesso di essere la figlia che lui voleva, ho smesso di vivere secondo la sua teoria: La vita è il susseguirsi di giorni, che formano mesi, che formano stagioni, ha un corso abitudinario e l'arco della giornata va vissuto secondo regole. Fare i pasti,lavarsi, trascorrere le ore dei doveri e concedersi solo se possibile il tempo dei piaceri.
Una vita fredda, vuota di sconvolgimenti e piena di abitudini.
Io ho sconvolto tutto e poi sono ricaduta nell'abitudine errata di non mangiare, di ferirmi, di odiarmi.
Io forse lo merito tutto questo male, ma se nonostante ciò qualcuno sta facendo lo sforzo sovraumano di amarmi, perchè di certo non è cosa facile, io forse posso fare lo sforzo di cambiare,di essere migliore.Posso provare a vivere e a meritarmi questo amore.
Ci sto provando qui.
Ci proverò fuori da qui.
Ho aspettato tanto la morte, ma guardarla in faccia non mi è piaciuto, mi sono sentita una perdente e io tutto questo credevo di farlo per vincere.
Deva