sabato 7 gennaio 2012

ricominciare a vivere

Sn ricoverata in una clinica di dca ,sn arrivata qui con 29 kg, un attacco cardiaco e pochi minuti di tempo per salvarmi.
Sono qui da una settimana non so nemmeno quanto peso, loro lo sanno, mi pesano ogni giorno dopo avermi imbottita di cortisone e altre flebo.
Mi  trattano bene qui, a volte mia madre viene a trovarmi, esce di casa e parla con i dottori tutta affannata, anche se non è truccata, pettinata e non indossa i suoi vestiti migliori e i tacchi si espone lo stesso.
Una mattina mi sono svegliata con lei che dormiva accanto a me, è dimagrita e invecchiata, ma l'amore che adesso vedo, l'amore che ha per me, la rende bella.
Lui sta quasi sempre qui, in tuta perche viene nelle pause di lavoro e quando stacca, senza tregua, ha gli occhi stanchi e il viso coperto da una barba di qualche giorno.
Finalmente oggi sono riuscita ad avere il tablet cosi ho letto i vostri commenti.
E' stano pensare che molte di voi, spesso pensano a me,vogliono sapere come sto, forse mia madre nonostante l'apprensione di questi giorni non è ancora alla pari con voi, voi che non avete nemmeno la certezza della mia esistenza, voi che conoscete tutta la mia cattiveria, perchè mi ha sempre divertita sputarvela addosso e non perchè cosi potessi sentirmi migliore, ma solo perchè se proprio devo odiarmi voglio che anche questo accada per volere mio e motivi che io stessa ho generato.
Ho sempre voluto essere cattiva, perchè una persona palesemente cattiva risulta diversa, è molto più comune l'ipocrisia.
Mi sono sempre odiata ma non ho mai saputo il perchè e allora mi sono trovata dei motivi validi - Deva è cattiva, Deva è perfida, Deva porta le ragazze a morire-.
Mi sono sempre sentita diversa,ma non sapevo in che modo e allora ho trovato il modo - Infelice anche se ricca, a dieta anche se povera, ingrata anche se amata, cattiva con chi è buono -.
Allo stesso tempo ho sempre voluto difendermi - Non sono cattiva, dico solo la verità, la verità è cattiva non chi la espone. Non ho mai detto viva Ana, diventate anoressiche, ho sempre saputo che la maggior parte delle ragazze che entra qui vuole esserlo e che troppe allungano la sofferenza, la strada verso la morte,perche non ci riescono, non ho mai detto seguitemi, fate come me, ho solo detto cosa faccio io, anche molto genericamente.
Sono ricca ma i miei genitori non mi amano, mio padre è morto senza dirmi - Ti voglio bene - e io nei suoi occhi il bene non l'ho più trovato e lo so che è colpa mia, che ho smesso di essere la figlia che lui voleva, ho smesso di vivere secondo la sua teoria: La vita è il susseguirsi di giorni, che formano mesi, che formano stagioni, ha un corso abitudinario e l'arco della giornata va vissuto secondo regole. Fare i pasti,lavarsi, trascorrere le ore dei doveri e concedersi solo se possibile il tempo dei piaceri.
Una vita fredda, vuota di sconvolgimenti e piena di abitudini.
Io ho sconvolto tutto e poi sono ricaduta nell'abitudine errata di non mangiare, di ferirmi, di odiarmi.
Io forse lo merito tutto questo male, ma se nonostante ciò qualcuno sta facendo lo sforzo sovraumano di amarmi, perchè di certo non è cosa facile, io forse posso fare lo sforzo di cambiare,di essere migliore.Posso provare a vivere e a meritarmi questo amore.
Ci sto provando qui.
Ci proverò fuori da qui.
Ho aspettato tanto la morte, ma guardarla in faccia non mi è piaciuto, mi sono sentita una perdente e io tutto questo credevo di farlo per vincere.
Deva

24 commenti:

  1. DEVA! Finalmente dai un segno di vita... Ormai iniziavo davvero a pensare che fossi stata ricoverata o peggio.....

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  2. Deva mi hai commossa.
    Io forse sbaglio a giudicare le persone secondo quello che possono essere e non secondo quello che si mostrano, sbaglio in generale ma con te forse, una volta tanto ci ho preso.
    Finalmente stai aprendo gli occhi e stai vedendo quell'amore che hai sempre cercato e stai capendo che morire vuol dire perdere, sn felice che hai intenzione di ricominciare, sappiamo tutte che non sarà facile, lo sai anche tu ma non sei sola.
    Hai lui, io anche ho il mio Lui al mio fianco, e so cosa vuol dire, può aiutare e tu sei un passo avanti, hai anche la tua volontà che è ci che serve e vale più di tutto.Ti abbraccio, hai tutto il mio sostegno.
    Rox

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  3. sei una persona speciale Deva.. davvero.

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  4. è forse la prima volta che ti commento, nonostante ti legga da un bel po'...
    Deva sono felicissima di leggere ciò che ho appena letto: ti ci è voluto un po' per arrivarci e ci sei quasi morta, ma alla fine credo che tu ti stia finalmente avvicinando alle molte verità che circondano la tua vita. Ed al senso stesso della vita, che, come puoi vedere, non è poi così inutile e schifosa. Ora, Deva, aggrappati con tutte le forze a questo filo di luce che vedi, e fa' in modo da percepire l'amore, che sia verso te stessa, verso gli altri e da parte dei tuoi cari.
    Sono molto felice per te e spero con tutto il cuore che tu vada avanti su questa strada.

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  5. Sono contenta di leggere queste tue parole.... Finalmente puoi tornare a vivere... Forza e coraggio... un abbraccio...

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  6. ho le lacrime agli occhi anche io.
    sinceramente ormai ti credevo morta. invece sei qui, e forse, che dici, ci sarà un perchè? seguo una disabile che soffre anche di disturbi mentali che spesso mi ripete ridendo: "dato cdhe sono viva e nn sono morta qunado era ora, allora cerchiamo di vivere in modo quantomeno il più possibile dignitoso e proficuo." è magra da far spavento e nn per sua volontà, anche lei è ricca ma nn può amministrare il suo denaro e nemmeno goderselo. Siamo in ballo in questo mondo di merda, e allora...balliamo fino alla fine mia cara, o almeno, proviamoci.
    sembra assurdo ma un po' ti voglio bene.
    g.

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  7. Forza Deva. Finalmente parole che hanno un senso.

    edie

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  8. Sono "l'anonimo dell'aids" e "della corda e lo sgabello", e sono contenta di leggere questo post.
    FORZA.

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  9. Deva sono fiera di te =) non sai quanto mi ha rallegrata aprire il tuo blog e trovare un tuo post, non ci speravo più ormai, ma invece tu sei qui, tu sei forte, non ti smentisci mai!!! io credo in te, noi tutte crediamo in te...forza, non sei e non sarai mai sola...ci sono persone che neanche prendendole a calci nel sedere andranno via...esperienza personale...un bacio e tanta buona fortuna...continuerò a seguirti...

    Sara

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  10. Beata te, sono contenta che almeno tu abbia ritrovato un piccolo sole nella tua vita, attaccatici, stringilo più che puoi e fatti portare lontano da qui

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  11. Arrivai in questo blog tramite link da un altro, nel quale capitai per caso. Anche sforzandomi, non ricordo come ci capitai dato che poco o nulla ho a che fare con le storie qui raccontate. Ogni tanto ci torno, per un miscuglio di motivi: curiosità, incredulità, voglia di leggere commenti, valutare tra me e me se ciò che leggo è una bufala o una incredibile realtà, ecc ecc. Chi scrive un blog si mette in gioco ed è normale che riceva commenti di approvazione, consigli, pareri, critiche e disapprovazioni. Non ne volesse ricevere, non si metterebbe su un blog aperto al pubblico. Di post ne ho letti diversi, non solo un paio ma nemmeno tutti, forse appunto perchè parliamo di una materia a me molto lontana. I pensieri davanti a questi scritti sono parecchi, ma il predominante è certamente quello che mi fa chiedere se siamo davanti ad un ottimo racconto, calato nel tempo in cui viviamo, o ad una bufala colossale con molti tratti paradossali. E' davvero difficile credere che una moribonda (è stata ricoverata - dice - in fin di vita) che nei giorni immediatamente successivi all'aver sfiorato il baratro della morte si "nutre" solo di farmaci, si metta a letto con un Tablet ed una lucidità ineccepibile a descrivere le sue memorie. E' così paradossale da cadere quasi nel ridicolo. Ma non solo questo post lo è: quasi tutti sono paradossali, ben scritti, per carità, ben scritti... ma abbastanza grotteschi. Questo mi fa dubitare della veridicità di quanto raccontato: un bel romanzo adolescenziale, ben narrato e coinvolgente, ma niente più? A farmi dubitare del contrario sono i commenti: tanti, di tante persone che a loro volta coltivano blog sullo stesso tema, con le stesse ossessioni e paranoie. Non ho avuto modo di leggerli tutti, ho solo cliccato su qualche nome e letto il primo post disponibile: più o meno tutti sulla stessa sintonia: dieta nascosta ai genitori, ragazzi in quantità da far soffrire, per poi soffrire loro a loro volta, conteggio calorico meticoloso, un po' di trasgressione (alcol, fumo, sesso disinibito e spesso "bi") ed ecco che ci siamo. Blog e post così sono tanti, tanti per essere trascurati. Che una si diverta a crearsi un personaggio sul Web ci sta, ma di certo non si è creata da sola tutti i commenti ed i relativi blog di questo microcosmo. Non può essere tutta una macchinazione. E allora a cosa siamo di fronte? Anche qui ad un bivio: o persone realmente malate di anoressia che si stanno distruggendo, o ad adolescenti che hanno la loro etichetta nel mondo del "pro Ana" (il chiamare una pseudo-malattia dandole un nome e parlandone quasi come fosse una persona, è un elemento che qualcosa dice...), etichetta destinata ad essere abbandonata tra qualche anno con il divenire maturi, come un po' tutte le etichette che ci si dà a quest'età. Avrei altre considerazioni, ma non vorrei diventare prolisso.

    SIR

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    1. Chi sei? Quanti anni hai? Sei uomo? Voglio capire.
      Ho già letto tuoi commenti in precedenza, non ti ho mai chiesto chi tu fossi perchè non volevo sembrare troppo invasiva, ma la curiosità chiama.
      Cosa ci fai in questi blog? Perchè li segui?
      La storia di Deva puzza, ma anche alcune tue affermazioni non sono da meno. Hai detto che la malattia ti è molto lontana, allora come ci sei finito qui dentro?!
      La mia è solo una riflessione, una domanda che mi è sorta spontanea. Non voglio accusarti di niente, mi dispiace se hai avuto l'impressione opposta.

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    2. Sono un ragazzo di 28 anni. Ho trovato questi blog a partire da uno (Roxana) e mi hanno incuriosito per le storie che si raccontano. Non ho problemi alimentari, sono normopeso. Ho una vita normale, ho amici, ragazze (non sto dicendo che ne sono pieno, dico che ho la fortuna di averne, come chiunque nella norma), ho studiato, anche se non materie mediche. Aver trovato il blog "per caso" lo so che sembra la classica scusa di quello che vuol fare il superiore "ah ma io queste cose non le leggo", ma è così. Forse avrò cercato qualcosa riguardo alla palestra, non ne ho idea. Ma ripeto per quanto poco credibile e da sborone, la storia del "ho trovato il blog per caso" è vera. Problemi alimentari non ne ho, peso sono normopeso e lo sono sempre stato quindi... ho detto tutto. Di tanto in tanto ci rientro perchè la curiosità mi è rimasta, la curiosità di capire un mondo così distante, di capire dove c'è e fino a che punto c'è finzione e dove no o anche solo di passare 5 minuti leggendo qualcosa. Troppo semplice per essere vera come spiegazione? Sì me ne rendo conto... ma è questa! Anche perchè, diversamente, chi sarei? Una spia? Un medico sotto mentite spoglie? Uno spasimante della Deva? Uno psicologo? Suvvia...

      SIR

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    3. Ok, allora ciao sir. Voglio credere alla tua storia. Suppongo tu sia del Nord.
      Comunque complimenti, scrivi davvero bene.

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  12. ciao sir...e tu chi sei invece?
    io credo che deva nn si stia nutrendo solo di farmaci cosa credi le mettano nelle flebo????sali minerali e altro nutrimento. mica con 29 chili ti possono dare un piatto di lasagne muori!!!!!per il resto trovo tutto quello che dici molto interessante. il disagio è enorme e nel web se ne vedono molti di disagi nn solo di natura alimentare. diciamo che stiamo un po' andando tutti quanti fuori di testa. se penso che ho fatto un figlio in un luogo assurdo come questo mondo mi vengono i brividi.
    deva un abbraccio e a presto forse... o forse no? se decidi di chiudere per recuperare la tua vita ce lo fai un ultimo saluto?
    g.

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    1. Ho risposto su ad un altro post e credo di aver risposto in parte anche a te. Riguardo alla geniale riflessione della lasagna, non sono così sprovveduto da pensare che a chi arriva in fin di vita con organi vitali ormai debilitati, rimpiccioliti e flebili gli si serva un cenone di lasagne, tortelli, abbacchio e tiramisù. Sono altresì convinto di quel che la stessa Deva scrive: viene imbottita di farmaci. Ed è proprio questo a stridere - a mio giudizio - con la realtà descritta: moribonda viene ricoverata, con un fisico già scavato dal tempo, dove le condizioni di debolezza estrema e deperimento sono - a sua detta - ormai croniche. Non si tratta di una debolezza episodica, ma di un lungo e costante declino di un fisico ormai allo stremo. Ebbene, dopo quasi una settimana dall'aver rischiato la vita, con un fisico imbottito di farmaci e profondamente debilitato da mesi e mesi di logoramento, la ragazza con il tablet - dotata di lucidità e una proprietà di linguaggio sorprendenti viste le condizioni psicofisiche - ci invia le sue memorie. Già è difficile scrivere con un tablet un pezzo di più di due righe, figuriamoci nelle condizioni in cui Deva versa (o dovrebbe versare). Questa sia chiaro è una mia opinione, la storia di Deva è accattivante, interessante, sconcertante. Ma ciò che mi sconcerta di più sono gli altri blog ai quali si accede tramite i commentatori di questo. Mi sconcertano molto più di Deva perchè mi fanno pensare che forse in tutto questo c'è qualcosa di reale. E da qui rinnovo la domanda: persone realmente malate, o adolescenti che giocano alle cose serie?

      SIR

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  13. Deva ciao, sn la ragazza che quasi all'inizio del tuo percorso ti aveva scritto l'esperienza di sua sorella. E a cui tu avevi dedicato un intero post non molto carino diciamo. Da allora non ho mai smesso di leggerti, ma ho preferito starmene per i fatti miei e non commentare x evitare di dire qualcosa di sbagliato. Ricoverata con 29 chili, proprio come mia sorella, voglio dirti Deva che mi riempie di gioia leggere queste righe in cui finalmente si vede un pò di luce. Voglio dirti che anche se adesso ci sono dentro a questo inferno d'oro, sono stata anche dall'altra parte, e so come ci si sente a vedere la persona che si ama di più in un letto d'ospedale, quasi in fin di vita, per cosa poi? Perchè non ha mai capito che qualsiasi difetto lei abbia, non ci sarebbe stata nessuna come lei al mondo. Non ha mai capito che merita di amarsi. Ecco deva, anche tu meriti di amarti, e lo meriti l'amore del tuo Lui, e il bene di tutte noi che ti seguiamo e che ci chiediamo ogni giorno come stai, se per te "oggi è una bella giornata per vivere". Bè io spero di tutto cuore che sia così. E spero di avere tue notizie al più presto. Notizie positive ovviamente.

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  14. evidentemente ci sarà un po' dell'uno e un po' dell'altro sir. non ricordo il tuo post precedente in cui dici chi sei ma non importa. comunque, in ogni caso, anche se non si è davvero malati, non è una malattia sentire il bisogno di inventarsi tutta sta roba? forse è peggio ancora....invece di vivere una vita sana ci si crea in un blog un avatar con problemmi psichici e psichiatrici perchè è di questo che stiamo parlando.
    g.

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  15. Non lo so, gli interrogativi che poni e ci poniamo hanno senso, ma dare una risposta univoca è difficile. Come ho premesso anche in altri post, non ho la verità in tasca e la mia non può che essere una opinione. Se fossi obbligato a scegliere una risposta ai nostri interrogativi?

    Ritengo siano persone che non hanno malattie, se non la malattia di credere di essere malati. E' un fenomeno che negli ultimi anni ho riscontrato in più occasioni: quelli che - per chi ha qualche anno in più - sono o sono stati semplicemente "problemi" da risolvere, difficoltà della vita, diventano oggi sempre più problemi psicologici, pur senza esserlo sembra che si voglia a tutti i costi avere problemi psicologici. Il problema psicologico sembra affascinare certe fasce adolescenziali e anche persone più adulte (ho letto qui di qualche universitaria "pro-ana"), è come un ornamento e ognuno deve avere il suo problema psicologico. Tra tutti ci sarà certo chi ne soffre realmente, ma nella mia sporadica esperienza noto la "corsa al problema psicologico". In un blog a questo collegato ho letto ieri mi sembra una che si descriveva letteralmente imbottita di psicofarmaci, proprio mentre era al pc a scrivere un lucidissimo post, impeccabile in sintassi, grammatica ed ortografia. Adesso io non sono medico nè inferimere, ma ritengo impossibile che una persona "imbottita di psicofarmaci" stia al computer a scriverci lucidamente delle sue giornate. E' evidente che c'è una esagerazione, un'iperbole per sentirsi malati, è chiaro che quella persona avrà preso sì e no una valeriana.
    Non so quanto sia vera questa mia "teoria" a riguardo, ma al momento la ritengo la meno attaccabile tra le altre. Mi sembra impossibile che i racconti di Deva siano un romanzo voluto e studiato a tal punto da generare auto-commenti, con relativi blog. E' francamente impossibile. Come è del resto assai improbabile che abbiamo un esercito di moribonde, stroncate dalla mancanza di alimentazione, con funzioni vitali ridotte al minimo o addirittura imbottite per giunta di psicofarmaci, ma che lucidamente tramite Tablet, computer e smartphone ci riportano le loro memorie con uno stile accattivante, lineare, scorrevole, mai confuso (quando lo è, si nota che lo è artatamente).
    Che ne dici?

    SIR

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  16. dico che forse hai ragione....anche se mi sembra davvero pazzesco doversi inventare di soffrire così tanto. però anche quando io ero adolescente una determinata fascia di noi trovava interessante avere "dei gran problemi esistenziali" e anche dei problemi concreti, come famiglia che non ti comprende a sufficienza o per niente. io ricordo che adoravo i tipi con l'aria triste o baudleriana e tutti quelli che sembravano "normali" li trovavo assai noiosi. da adolescenti si cerca fortemente un identità che sia riconoscibile e ci sono sempre certi gruppi che preferiscono le identità cosidette "deviate".
    io ne facevo parte. poi di problemi ne ho avuti davvero, e mi è capitato anche di dover prendere farmaci. se devo essere sincera, tu ovviamente puoi crederci o no, ma una parte della tesi di laurea l'ho scritta sotto antidepressivi e non ero affatto lucida. quando ho capito cosa fosse la sofferenza psichica vera ho smesso di trovarla tanto interessante.
    c'è anche la possibilità però che queste ragazze si rivelino proprio perchè coperte dal pc, nascoste e quindi sentono invece di poter essere assolutamente sincere. io ho trovato un blog di una che si dice schizofrenica e ti assicuro che se è vero mi spiace molto per lei, se non lo è questa deve fare la regista o qualcosa che le permetta di esprimere la sua creatività perchè ci sono dei post che sono davvero impressionanti oltre a quelli sciocchi dovuti all'età.
    ciao ciao
    g

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  17. Sono Sara.
    Che voi ci crediate o no sono stata in diverse cliniche per DCA: Villa G. Gioia, Villa Miralago. Sono stata anche al Bambin Gesù in neuropsichiatria, oltre ai soliti ricoveri in ospedale ovviamente.
    Adesso prendo ancora antidepressivi e farmaci, ovviamente nelle dosi prescritte dalla mia psichiatra. I farmaci sono nascosti perchè una volta ho preso solo due pasticche in più di cipralex, sono stata male, e ho passato la notte in ospedale a bere carbone attivo e a fare flebo. I valori del pancreas erano sballati.
    Da allora i miei genitori stanno attenti.
    Dal punto di vista alimentare ho carta bianca, ma ho capito che ciò che faccio nuoce sola a me, sto cercando quindi di limitarmi, ma è difficile.
    Prima di entrare a Villa Miralago pesavo 40kg, quando sono uscita 54kg. Ora sono a 48. Faccio schifo. Voglio tornare come prima, ma ho paura di stare male.
    Caro sir purtroppo questo schifo esiste davvero, anche se io non credo del tutto nella storia di deva, però non bisogna fare di tutta un'erba un fascio. Io ho passato interi anni della mia vita in centri di cura, ho perso anni di scuola, amici...non è un gioco, non è una finzione. E la gente ci muore con questa malattia subdola.

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  18. ciao Deva, hai sempre messo molta grinta e determinazione in tutto quello che hai fatto, ti auguro veramente si star meglio e te lo auguro di cuore.

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  19. ciao Deva

    ho iniziato a leggerti, come altri , per caso o perchè il destino mi ha indirizzata qui , sono laureata in psicologia, stavo facendo delle ricerche sui siti pro-ana e l'uso dei blog e sono capitata qui.... é da un anno che ti leggo , ma ho letto tutto il tuo blog.
    Sono felice di vedere che ora hai trovato un senso, una speranza, non avendo visto altri post avevo pensato al peggio.
    Non è facile, non lo sarà , perchè per portare avanti un cambiamento anche se positivo ci vuole tanta fatica e etanta forza, ma è la tua vita e meriti di scoprire cosa ti riseva il domani.
    L'amore che hai trovato probabilmente si era solo nascosto , va'coltivato con pazienza come un fiore e allora sbocceranno i frutti.
    Comunque un abbraccio forte, se questo è quello che ti ci voleva per capire e cambiare e farti aiutare ben venga.
    Lu

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