lunedì 20 dicembre 2010

Giorno 3

Sono appena rientrata da scuola, la casa è vuota, silenziosa, tutti ora mi sono lontani, ci sono solo io. 
Questa mattina mi sono alzata un po' più tardi dal letto, così da dover fare tutto di fretta e non avere tempo per la colazione. Mi spazzolo con cura i capelli corvini, mi trucco, sempre allo stesso modo, ormai impiego pochissimo a tracciare linee precise di eyes liner intorno agli occhi castani; metto un po' di lip gloss sulle labbra carnose, mi vesto con un paio di jeans neri aderenti, una canotta, una felpa a strisce colorate, una sciarpa, indosso gli Emu, il cappotto e corro verso la cucina con la cartella in spalla. 
Il re non c'è, la regina si, mi aspetta con un sacchetto bianco in mano, lo riconosco, so cosa contiene. 
- Dai mangiala per strada se no fai tardi -.
- Certo - esclamo io, contenta di sentirla cedermi una scusa per non mangiarle davanti, anzi per non mangiare proprio. Afferro il pacchetto - Si si grazie - dico.
Mi dà anche cinque euro nel caso volessi pranzare fuori con le amiche, altrimenti mi informa che mi ha lasciato da parte della roba da scaldare. 
Finalmente esco di casa, scendo gli otto piani a piedi, decido anche di non prendere il pullman, andrò a scuola  camminando a passo spedito ma prima...
Cerco con lo sguardo tra i cassonetti della spazzatura, la barbona non c'è... guardo meglio verso i gradini della chiesa. E' li', che dormicchia seduta contro il muretto. 
Mi avvicino a lei, puzza. è sporca, diffidente, sembra un cane che ringhia, si ritrae, ci guardiamo, sembriamo entrambe spaventate, poi mi decido a tirare fuori la mia arma migliore. 
Sorrido angelicamente - Buongiorno Madame Rue -. 
- Come mi hai chiamata? - mi chiede la donna.
Alzo le spalle - Posso chiamarla cosi? -. 
Non mi risponde. 
- Ho una cosa per lei -. 
Alza lo sguardo curiosa, io le porgo il sacchetto di carta bianca, lo afferra famelica, mi fa un cenno con la testa, lo prendo come un ringraziamento. 
- Buona giornata - dico ancora e poi corro verso la scuola.
Entro per un pelo, il bidello mi stava per chiudere il portone in faccia, ma questa mattina il mio sorriso era così radioso da essere irresistibile. 
E' stato difficile tenere i soldi in tasca, non spenderli al bar per esempio, dove ho scelto di andare, si, ho accompagnato le mie amiche che dovevano fare merenda, non mi sono tirata indietro per non cadere in tentazione, no, se non cado e perchè sono forte, perchè non voglio, non perchè non c'è l'ostacolo, l'occasione. 
Le vedevo rifocillarsi con fagottini al cioccolato, bomboloni alla crema zuccherosi, conchiglie alla nutella, panini con affettati, patatine, taralli e io? 
Io un the caldo, con un cucchiaino di zucchero per non stare male, nient'altro. 
Ho fatto due ore di educazione fisica, oggi pomeriggio andrò in palestra e starò li fino alle cinque. Poi rientrerò a casa, alle sei mia madre tornerà e penserà che sono rimasta a casa a studiare tutto il pomeriggio. 
Inizierò a quell'ora a studiare davvero e poi dirò di essere stanca morta e andrò a dormire senza cena. 
Scappo
La principessa Deva 

4 commenti:

  1. Hai tantissima forza.. al contrario di me :( Brava! <3

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  2. Non posso fare a meno di pensare: quanto sei forte principessa!

    Un abbraccio :*
    Alison.

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  3. grazie mille
    un abbraccio anche a te alison e tu emma, su dai, vuoi essere magra? basta tenere la bocca chiusa e le mani in tasca XD

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  4. vuoi morire? basta tenere la bocca chiusa e le mani in tasca XD

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