lunedì 6 giugno 2011

psichiatra

Mia madre è seduta al mio fianco, siamo in una saletta piccola, intima, su un divano bianco, davanti a noi un tavolino basso di vetro con sopra delle riviste, noto le modelle e le vip in copertina e mi viene da ridere, buon inizio eh
Io e mia madre non ci parliamo, lei sembra essere più nervosa di me, appena la porta bianca e spessa si apre salta in piedi dal divano, indossa il suo sorriso falso e si presenta alla psichiatra, una donna bassa, grassa, con i capelli in ordine biondi, gli occhi a palla castani e una bocca sottile, ha un'aria pacata.
Annuisce alle frasi di mia madre, io mi sento pronta per la guerra.
La regina continua con le raccomandazioni, finchè la psichiatra la interrompe - Non si preoccupi, lei stia qui, lasci che conosca Deva - mi guarda sorridente, io non corrispondo.
Entriamo nello studio, è pieno di piante e la luce è lieve, c'è una scrivania che ci separa, ci accomodiamo sulle poltroncine anche queste bianche e comode.
Superati i convenevoli, nome, cognome, età domande alle quali rispondo come se stessi compilando un questionario, incrocia le mani e si porge verso di me.
- Allora, tu mi sembri più tranquilla di tua madre - dice.
- Si infatti qui ci dovrebbe stare lei - rispondo.
- E invece perchè ha portato te? -.
- Non faccia finta di non saperlo, non cominciamo bene con le prese per il culo -.
Si schiarisce la voce - Voglio sapere la tua opinione -.
- Ho preso una gastroenterite e ho perso molto peso e i dottori hanno messo nella testa di mia madre che soffro di dca - svuoto il sacco.
- E non è vero? - mi domanda.
- No -.
- Sei molto magra, sei sempre stata cosi? -.
- Si -.
- Non cominciamo bene con le prese in giro - mi fa il verso.
- Perchè me lo chiede allora, cmq sn sempre stata magra e non ho fatto nessuna dieta, ho solo avuto dei mesi molto impegnativi a scuola e anche un'influenza intestinale -.
- Quindi mangi qualsiasi cosa? - mi chiede provocatoria.
- Mangio ciò che è giusto -.
- E cosa è giusto? - approfondisce.
- Ciò che non è sbagliato -.
- Fammi degli esempi -.
- Frutta verdura, carne bianca, pesce - dico.
- Non tocchi pasta e pane, so -.
- No, non mi piacciono -.
- E i dolci? -.
- No, non mi piacciono -.
- Sai che il tuo peso è sotto la norma di tanto? -.
Sospiro.
- Non vuoi cercare di prendere peso? -.
- No -.
- Perche? -.
- Mi piaccio cosi e sto bene, non ne sento il bisogno -.
- E se accadesse? -.
- Non importa -  mento.
- Allora i medici potrebbero... -.
La interrompo - Alt, lo decido io non gli altri, mi da fastidio se i medici mi modificano -.
Sospira.
- Ok, dei tagli che hai sulle braccia che mi dici? -.
- Ero ubriaca, con un paio di amici emo scherzavamo sui tagli e ho provato per sfida, una cosa stupida, volevo dimostrare loro che non avevo paura di farlo, ma che non lo faccio perchè è stupido -.
- Tutti quei segni per gioco? Non ne bastava uno? - indaga.
- No, ne ho fatti alcuni da sola, un momento in cui ero triste mi sono chiesta se davvero servissero e ho provato -.
- Perchè eri triste? - mi chiede.
- Non mi ricordo -.
- In genere perchè lo sei? Ti capita spesso? -.
- No, capita e basta, sarà noia -.
Annuisce.
- Hai un ragazzo? -.
- Si -.
- E com'è -.
- Uno come tanti, ma speciale per me -.
- Ne sei innamorata? -.
- Si -.
- Stai insieme a lui da tanto? -.
- Abbastanza -.
- Non hai molta voglia di parlare eh? - sorride.
- Non mi piace raccontare i fatti miei agli estranei -.
- Lo capisco. E  a chi li racconti? A un amica del cuore? Al tuo ragazzo? Su un diario -.
- Su un diario e a volte a lui -.
- E con le amiche? -.
- Si a volte -.
- La scuola come è andata? -.
- Bene -.
- Ti piace? -.
- Si studio molto -.
- Cosa vuoi fare da grande -.
- Non lo so -.
-Ok...- fa un attimo di silenzio - penso che sia il caso di prendere un altro appuntamento, direi che adesso non sei propensa al dialogo -.
- Si illude se pensa che la prossima volta sarà diverso o forse non sa fare il suo lavoro se non l'ha capito -.
- Sono un ottimista e vorrei tentare di farti cambiare idea sulla mia professionalità -.
- Mentre lei tenta mia madre spende soldi -.
Sorride - Ne parlerò con lei, magari a lei interessa farmi provare -.
- Sono io che mi rompo a passare il mio tempo qui -.
- Deva ti serve, se no non ti avrei chiesto di tornare -.
- Su questo ho i miei dubbi - ammetto.
Esco di li, parla qualche minuto con mia madre e tra due settimane, il 20 giugno mi tocca sta tiritera
Deva

19 commenti:

  1. La prossima volta rifiutati di parlare,
    ogni volta tenterà di farti parlare di più,
    tu prendila in contropiede.
    Io durante le ultime sedute mi mettevo i tappi nelle orecchie
    e passavo così l'ora, in segno di sfida.

    RispondiElimina
  2. Ti seguo da parecchio.. sei il mio idolo, sul serio.. farei la stessa cosa anch'io, anzi forse non risponderei nemmeno, non farti fottere da una fottuta psicologa, e di a tua madre di smetterla di mettersi in mezzo, dille le cose in modo più duro possibile (anche se vedo che hai comunque già fatto), almeno teoricamente dovrebbe rimanerci talmente di merda da levarsi dalle scatole.. a me con mio padre funziona :D
    Vincerai tu, e tua madre lo sa, diglielo, falla sentire inutile..

    RispondiElimina
  3. Purtroppo, anche se non te ne sei accorta Deva, le hai parlato di te, alla psichiatra.
    Lei hai detto molto di te, senza saperlo, lei hai detto che:
    1) a volte sei triste
    2) ti sei tagliata
    3) ti sei tagliata perchè eri triste
    La prossima volta ti porterà a dire ancora di più con i suoi trucchetti psicologici, lo so perchè ci sono passata e te lo dico perchè così sei consapevole che con te eserciterà una sorta di captatio benevolentiae psicologica.

    RispondiElimina
  4. È difficile mantenersi a lungo in uno stato di perfezione, e per legge naturale ciò che non può progredire regredisce.

    RispondiElimina
  5. ragazze se faccio scena muta non penserà che ho qualcosa da nascondere? cmq cercherò di dire ancora meno,la curiosità di me stessa mi tenta

    RispondiElimina
  6. Ciò a cui devi prestare attenzione è questo:
    che lei tenterà in ogni modo di farti sentire (so che è strano e suona quasi impossibile) ma tenterà di farti sentire in debito con lei.
    Ci proverà attraverso dolci parole, sguardi languidi e segnali di apertura.
    Ci sarà riuscita quando tu parlerai di spontanea volontà e non con risposte brevi ad ogni domanda.
    Quando riuscirà a farti parlare, la frittata sarà già fatta.
    Se ciò che vuoi è farla perdere, non lasciare che si intrufoli nella tua testa per poi controllarla.

    RispondiElimina
  7. Quanti anni hai? Tranquilla questo male misterioso che ti affliggese ne andrà, quando avrai qualche anno in più e dovrai lavorare per vivere e ti sentirai ridicola a fare un colloquio vestita da pagliaccio, automaticamente la tua anima emo lascerà spazio ad una Deva più naturale di quel personaggio forzato che ti autoimponi. E' solo questione di tempo. Di solito si comincia così: prima si è ragazzine case e chiesa, poi si passa alla cultura della musica dura (gabber, donne metal e cretinate varie), poi c'è lo scEMO che se non ho capito male è la tua categoria. Passato qualche anno si diventa fighetti e poi pian piano ci si normalizza quando nessuno più ti mantiene e per lavorare non puoi vestirti in quel modo in cui ti prenderebbe per il culo persino un lampione.
    Hai tutti i tratti tipici dell'adolescenza, quella finto-ribelle che va di moda per sentirsi diversi, quando invece si è stereotipatissimi. Dire le parolacce alla mamma, fare la stra-scazzata, fare il duro con gli educatori (o la psicologa, in questo caso, che se è un minimo capace di tipe come te ne ha viste a centinaia e non sarai certo tu a sorprenderla con la tua messa in scena della tipa dura che non si piega a nessuno) sono comportamenti vecchi come il mondo e solitamente chi si comportava così da giovane oggi fa i lavori più frustranti e sotto pagati (ed è anche intuibile che sia così: se tu avessi un'azienda e facessi un sacco di soldi, assumeresti in un ruolo chiave una con le calze di Pippicalzelunghe e truccata da Ronald McDonald?)
    Torniamo alla ribellione contro la psicologa (o come tu dici "psichiatra" probabilmente senza nemmeno sapere di che stai parlando): non capisco i commenti di qui chi ti loda come un'eroina dei nostri giorni. Ok, l'età media di questi commentatori sarà di 14 anni (e io non ne ho 40). Cosa c'è di tanto ammirevole nel fingersi dura con la psicologa? E' una cosa di una banalità unica. La psicologa è una che ne sa certamente più di te e per lo meno andrebbe ascoltata giusto per capire se la persona che abbiamo davanti può darci qualche spunto di riflessione o meno. Sarai poi tu a valutare quanto dice. Ah già tu sei la giovane ribelle keSenEFOtteD€lMond0diTuTT0€Tutt1! Pff... ridicola! Fossi un minimo furba la ascolteresti e cercheresti di sfruttare il suo sapere, facendone poi ciò che il tuo cervello denutrito ritiene. Invece no giochi a fare la dura, spronata da altre 4 ragazzine di 12 anni che ti suggeriscono modi per sembrare ancora più idiota "tappati le orecchie davanti a lei - dice una - prima che ti entri nella testa per controllarla" ahahahahaah.
    Dai su Deva, smettila di dire cretinate. Non ti sentirai forte ad impressionare 4 quindicenni su Internet, raccontando che tieni il muso a una psicologa? Ti prego dimmi che non è così! Facci due chiacchiere, magari ne sa. Non ti nutri di cibo, nutriti almeno di conoscenza!
    So perfettamente come reagirai davanti al mio messaggio, anche perchè hai una personalità piuttosto semplice e prevedibile. C'è solo una cosa che turba l'idea che mi sono fatto di te e la turba positivamente intendo: lo scritto. Scrivi piuttosto bene, punteggiatura corretta, un italiano fondamentalmente di buon livello e questo - lo confesso - mi stupisce. Forse penserai che sto cercando di prenderti in giro. Non è così, scrivi bene davvero e questo mi lascia perplesso perchè qualcosa non torna. Anche le tue commentatrici scrivono piuttosto bene (non parlo di contenuti, ma di stile), quella della "captatio benevolentiae" mi ha fatto sobbalzare. Incredibile.
    Spero non ti sia offesa, non avevo intenti offensivi ma almeno uno normale che dicesse che una magra sbiancata vestita da RonaldMcDonald è una buffonata andava detto.
    Usa i pareri degli altri per costruire. Costruisci come vuoi, ma usali, ascoltali senza fare l'indisponente: fai presa sulle ragazzine ma fai ridere chiunque altro.

    SIR

    RispondiElimina
  8. mmm... cancellamelo, non mi piace più. Cancella quello e questo con cui ti scrivo ora. Troppo grezzo. Te ne scrivo uno - se ti interessa - ma in modo leggermente differente! :)

    SIR

    RispondiElimina
  9. non ascoltare questo SYR.che anagraficamente parlando ha 40 anni.anagraficamente.
    non ci si omologa al dolore.
    e non passerà col tempo puff come i brufoli di un adolescente..
    sei curiosa di questa psichiatra?e chiamala psichiatra..non lo dici perchè non sai quello che dici..
    e guarda non sei prevedibile per niente..
    dicevo..sei curiosa?allora tenta..
    non è una persona da temere se non nella misura in cui non sa approcciarsi a te..
    è semplicemente una persona con cui devi RELAZIONARTI..lei ti studia ma tu anche tu la studi..
    stò syr è molto più stereotipato di te..alla normalità.
    chiedi a stò syr se conosce il male di vivere..visto che fa tanto il raffinato,il COLTO..
    Montale non era un adolescente EMO..
    io non sono un medico ma ti parlo seriamente..
    sai perchè neghi il cibo?PERCHé TI VUOI ANNULLARE..ti vuoi OGGETTUALIZZARE.
    perchè non vuoi SENTIRE di essere VIVA..
    e non ti basterà nemmeno LA MORTE perchè la morte come la vita ESISTE.
    lo capirai.soffrendo.e non potrai più scappare..
    te lo dice una che è malata di DCA da quando aveva 11 anni e ora ne ha 29.e non può scappare.

    RispondiElimina
  10. Rispetto il tuo commento.
    Non ho 40 anni, ma forse ne ho pure qualcosina in meno di te che dici di averne 29.
    Il mal di vivere è una cosa seria, molto seria, talmente seria che in questi casi mi sembra strumentalizzata per altri fini facilmente riconoscibili.

    Parliamo di cose concrete: la psicologa. Hai detto, con parole diverse ma neanche troppo se guardiamo un attimo il senso, quello che ho detto io. E' una figura da utilizzare, al suo servizio, va provata, conosciuta, usata e poi alla fine valutata. Chi è contro i pre-concetti e i pre-giudizi, dovrebbe dimostrarlo anche nei propri comportamenti. E tenere il muso ad una psicologa credendo di impressionare su Internet 4 ragazzine è davvero folle. La psicologa, se è brava non sta a me dirlo, è una opportunità da sfruttare. A meno che questo sia tutto un gioco e allora cambierebbe anche la mia opinione. Ma se qui qualcuno pensa di avere un problema SERIO, è ora che lo affronti in modo SERIO, facendo cose SERIE. Se invece è tutta una bufala, allora cambia tutto.

    SIR

    RispondiElimina
  11. "Il mal di vivere è una cosa seria, molto seria, talmente seria che in questi casi mi sembra strumentalizzata per altri fini facilmente riconoscibili".
    E, di grazia, quali sarebbero questi altri fini sì agevolmente intuibili?

    Blanche

    RispondiElimina
  12. Questo è un blog aperto e pertanto, dal momento che è aperto, credo sia aperto ai pareri di tutti. Se così non è lo si renda visibile solo a iscritti o autorizzati, o più semplicemente mi si dica che non sono graditi i pareri personali non in linea con lo "spirito" dell'autore. Mi farei da parte immediatamente. Partiamo da questo.
    Ho scritto forse un primo commento in modo "forte" ma l'intento è ben lontano dall'offendere, se proprio era quello di scuotere facendo leva su quelle che sono le mie sensazioni (un commento esprime sempre un parere PERSONALE, d'altronde...).

    Rispondo alla tua domanda. I fini a mio avviso agevolmente intuibili sono quelli di una sciocca mania di protagonismo che può essere alimentata - non a caso - solo tra un pubblico molto molto molto giovane, un target ben definito che può "ricevere" questo tipo di letture. Poi per carità, magari siamo davvero davanti ad un caso umano, un essere che vuole annientarsi, sposare una malattia e farla propria, intimamente, anche scrivendo su Internet di serate in discoteca a baciare altri, sempre in nome del fatidico disagio giovanile. Sarà, ma una persona veramente depressa con problemi seri che racconta su di un blog le serate in discoteca ubriaca vestita da Emo mentre bacia un tizio davanti al proprio ragazzo per sentirsi grande... boh, che vuoi che ti dica? A me non convince. O per lo meno non mi sa di depressione. Il problema è che oggi siamo invasi e pervasi da un melenso politically-correct e non si possono più chiamare le cose col proprio nome. In altri tempi, certi comportamenti sarebbero stati definiti in un certo modo, oggi sono "problemi psico-socio-relazionali". Poi per carità, non ho la verità in tasca, la mia è per l'appunto una opinione personale e in quanto tale opinabilissima.

    RispondiElimina
  13. I pareri personali sono sembre ben accetti soprattutto quando (come mi ae in questo caso)
    provengono da una persona molto intelligente...Sbaglio?

    B.

    RispondiElimina
  14. sono la 29enne..posso chiederti SYR se per te a parte deva chiunque manifesti un disagio attraverso il cibo(tralasciamo il comportamento in amore)è uno in sostanza che deve crescere?
    cioè tu credi nella psiche?
    te lo dico sinceramente..io ne ho letti di blog..deva mi spaventa.non in modo positivo.
    non so come approcciarmi a lei perciò ti scrivevo che è imprevedibile..
    cioè hai letto per caso il suo modo di porsi alla madre?non mi ricordo il titolo del post..
    è subdola..domina la madre..
    a me mia madre 'sbrana'sempre..
    e sono una persona che reagisce con molta violenza..grido mi arrabbio..ma mia madre grida più forte di me e mi disarma completamente..
    io non riesco a essere subdola mi autopunisco con della specie di ossessioni se per caso mi scatta la molla della'stronza'.
    tu mi chiederai e ti chiederai'ma allora perchè quel commento'?
    perchè ho scorto una luce di umanità in deva..quando ha scritto che era preoccupata per l'incontro con la psichiatra.preoccupata.
    e mi son detta'vuoi vedere che magari..'e le ho voluto dare una possibilità..ho fatto leva sul fatto che fosse'incuriosita'..cavolo..proviamo..mi son detta..
    anche io ho una opinione opinabile.
    mi piace parlare con te.non farmi sentire una vecchia che ho 29 anni..perchè mi ci sento già da me..

    RispondiElimina
  15. 'ragazze se faccio scena muta non penserà che ho qualcosa da nascondere?'..frase di deva.
    sono sempre la 29 enne..anche questa frase ho letto..deva che ha dubbi?e chiede?

    RispondiElimina
  16. Se il "mi fa piacere parlare con te" è riferito al sottoscritto, ringrazio. Riguardo all'età non preoccuparti, sei vecchia (o giovane!) quanto me :-)

    Sul resto credo che ho poco da dire. Una mia presenza in questo spazio deve essere per forza un "toccate e fuga". Per evitare di divenire stucchevole e snervante ritengo che questo possa essere il mio ultimo intervento.
    Rispondo infine alle tue domande. Che volete che vi dica? A me, tutto ciò non convince, per quanto peso possa avere il mio parere. Pur avendo il beneficio del dubbio (guai a dare per scontato di aver ragione), l'idea che mi danno questi racconti è che il "male oscuro" non sia tra i primi problemi che affliggono la scrittrice del blog. Non lo so, sbaglierò il mio inutile parere ma in questa storia vedo pochi problemi e tanta fiction. Inizio a dubitare anche della psicologa (credo non esista!). Questo secondo incontro, che inizia con il ridicolissimo test da romanzo per adolescenti, mi fa estremamente sorridere. Il finale poi è il trionfo dell'ovvietà, una scena che vediamo in qualunque filmetto in cui in famiglia c'è l'adolescente ribelle: lei, sgarbata e strafottente, si alza e dice in faccia all'autorevole interlocutore "Lei mi sta sul cazzo" e se ne va sbattendo la porta. Oh, lo ripeto e poi mi taccio: non ho la verità in tasca, magari è tutto vero e siamo di fronte ad un caso umano. Ma a naso, non mi convince nemmeno un po', non saprei se è più fiction vera e propria o - se reale - mania di protagonismo che passa nel giro di qualche anno.
    Detto ciò, capiterà certamente di rileggere il blog, inutile fare il finto superiore che dà un addio e poi corre ogni giorno a leggere se ci sono novità. Per evitare di sentirmi un somaro, lo dico subito: leggerò ancora il blog. I commenti li fermo perchè non sono in linea con lo spirito degli altri frequentatori e soprattutto perchè diverrei noioso e ripetitivo.

    Ringrazio comunque lo spazio concessomi dall'autrice.

    A colei che mi ha risposto finora: se vuoi continuare a scambiare due chiacchiere, fammi un cenno. Posterò un indirizzo Email o qualcosa dove potremo scambiarci qualche opinione.

    SIR, il tuo coetaneo.

    RispondiElimina
  17. Anche a me farebbe piacere continuare a dissertare con te Sir.

    Blanche, la tue quasi coetanea

    RispondiElimina
  18. sirboy chiocciola hotmail punto it

    RispondiElimina