martedì 3 maggio 2011

Vita indipendente

 Forse avevo smesso di crederci o forse sono sempre stata in attesa di questo avvenimento, ho anche accelerato i tempi, me ne andrò di casa..
Sarebbe più corretto dire che sono stata cacciata, ma se è accaduto e perchè io l'ho voluto.
Dobbiamo tornare indietro, vi tocca sorbirvi un flash back.
Lui mi ha lasciata davanti casa, l'ho abbracciato, non come avrei voluto, ero arrabbiata per il mio peso, sono stata fredda, ma quando mi sono chiusa la porta alle spalle mi sono pentita. Mi sono subito distratta per non crogiolarmi nei miei rimorsi.
Ho lasciato le valigie alla cameriera, mi sono fatta una doccia, ho preparato il borsone della palestra e sono uscita di casa. Mi sono allenata tutto il giorno, i nervi aiutano davvero tanto se accompagnati da dosi di caffè esagerate. Ho fatto due ore di tapis roulant, un ora di esercizi vari tra pesi, addominali, interno coscia ecc, mezz'ora di cyclette e due ore di nuoto.
Sono uscita dalla palestra stravolta, ma ho potuto allenarmi serenamente perchè Lui non c'era.
Inutile raccontarvi gli sguardi della gente, posso indovinare ciò che pensano dalle loro facce e potete immaginarlo anche voi.
In camerino qualcuno ha osato di più del semplice sguardo.
Mi stavo rivestendo dopo la doccia, ero sola con una donna, lei si stava vestendo per iniziare il suo allenamento, era seduta nella mia stessa panca, una affianco all'altra, io intenta ad allacciarmi le scarpe, lei ad osservarmi.
La guardo interrogativa, mi accorgo che è giovane avrà meno di trent'anni.
- Ciao - mi dice lei cordiale.
- Ciao - ripeto io senza tono.
Mi porge la mano - Mi chiamo F sono una fotografa -.
Le stringo la mano con decisione, mio padre mi ha insegnato che da come stringi la mano si capisce chi sei, beh lei me l'ha stritolata.
Ho detto - Deva -.
- Che bel nome - ha commentato lei gentile e sorridente - Vuol dire bellezza lo sai? -.
Annuisco.
- Ti starai chiedendo che voglio da te? -.
Lo ammetto.
- Voglio fotografarti - alza le mani per precisare - ovviamente ti pago bene -.
Sono confusa, una sconosciuta mi blocca in camerino per fotografarmi, sorride insistentemente, è dolcemente gentile e parla continuamente - Senti capisco che posso sembrarti matta, mah beh sono un artista è il mio lavoro, comunque possiamo vederci uno di questi giorni per un caffè senza zucchero e magari ci conosciamo meglio e ne parliamo -.
Caffè senza zucchero, questa ha capito tutto.
Sorrido - Va bene -.
Tempestiva decide di prendere subito il caffè al bar della palestra.
Mi spiega di essere una fotografa da anni, di aver anche fatto qualche piccola mostra in collaborazione con altri, mi mostra dei suoi lavori me li cita, ma io non sono un'esperta, dice anche di ave notato il mio corpo esile e i miei occhi, dice che sono un'opera d'arte, elementi da fotografare.
- Ho sempre odiato le foto io - dico.
- Beh ma quelle le faccio io - mi risponde F.
Poi mi lascia il suo biglietto da visita e il tempo per riflettere, mi sembra quasi di non poter dire di no, è cosi determinata.
Torno a casa, mi preparo per la festa di mia madre, o meglio della sua amica.
Trucco nero abbondante, spesso, capelli cotonati, smalto nero, vestito anche con calze a strisce bianche e nere in pendant con le bracciere.
L'autista mi porta alla festa, in macchina mi scolo una vodka alla fragola e poi da li onestamente i ricordi sono sfuocati.
Ricordo che sono entrata gridando agli ospiti con ancora la bottiglia di vodka tra le mani,  di aver afferrato un bicchiere dal vassoio del cameriere, gli ho anche fatto una smorfia volgare con la lingua, poi sono andata incontro a mia madre, l'ho abbracciata come una pazza, stritolata, urlando - Ciao mammina, ciao - e qualcosa del tipo che non mi ricordavo se fosse lei mia madre perchè non la vedevo mai, ricordo il suo sguardo contrariato i suoi tentativi di farmi contenere e ricordo la presa sul mio braccio, forte fino a farmi male con  la quale mi ha trascinata fuori dalla festa e poi siamo tornate a casa. Il mio show è durato poco.
La mattina dopo quando mi sono svegliata, mi sono lavata la faccia, pallida e sporca di trucco, ho visto i miei vestiti sporchi di vomito e sono stata meglio.
Mi sono pesata ancora 39.7 kg.
Poi sono andata da mia madre, stava seduta nel divano, braccia e gambe incrociate, sguardo accigliato, gli occhi rossi di pianto e, o rabbia le labbra arricciate, il viso più invecchiato.
Appena avverte la mia presenza, senza guardarmi negli occhi, si schiarisce la voce e mi dice - Deva dopo ieri sera io non voglio più avere niente a che fare con te, tu sei la mia delusione più grande. Ho già parlato con tuo padre, tra pochi giorni avrai un appartamento tuo, noi ci occuperemo dell'affitto fino a che tu non troverai un lavoro tuo - sospira, si interrompe, si alza dal divano e aggiunge - fino a che non te ne sarai andata tu me ne andrò io -.
Non rispondo, la guardo andare via e provo un po' di vergogna e un po' di piacere.
Domani  me ne andrò.
A scuola nessuno mi ha rivolto la parola con mia grande soddisfazione.
Lui? Gli ho detto che sono molto impegnata con la scuola, per adesso ho solo bisogno di allenarmi e fino a che non avrò un peso soddisfacente preferisco non vederlo.
Adesso mi tocca fantasticare su come sarà la casa e la mia vita da sola, senza una madre , senza un padre.
Pian piano sto eliminando il superfluo, non resterà più nulla.
Deva la principessa di Ana

5 commenti:

  1. ho letto pochi tuoi post ma ho deciso di seguirti..vai ancora a scuola?e così piccola i tuoi ti mandano via?MI DISPIACE sinceramente...anche se fossi più grande..in fondo ti sei solo ubriacata..magari è stata la miccia quella..
    per la fotografa...mmmmmhhh io non mi fiderei..non mi piace..a pelle..anche se eri magra non c'era bisogno di dire caffè senza zucchero..prende in giro?magari fanno apposta a usare una donna per adescare ragazze a maggior ragione se sei piccola anche se maggiorenne..
    poi non puoi comunque presentarti sola..e ora come ora su chi puoi contare?sei stata forte a reagire così..parlo dei tuoi..

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  2. mi sa che te caroljuliette prima di commmentare a sproposito devi leggere tutto il blog perchè non mi sembra ti sia chiaro con chi stai parlando e con chi hai a che fare....dai un'occhiata agli altri poist prima di parlare va....

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  3. ho 19 anni, me la caverò, so sempre dove andare a parare e per le foto ho già accettato, mi servono soldi, voglio dipendere dai miei il meno possibile, sono tosta non mi spezzerà nessuno.
    Kiss

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  4. Vai Deva =) ..vivere da soli in fondo non è per niente male, libertà, autonomia ed indipendenza una fra le cose più belle del mondo.
    Leoni siamo e come tali ci comporteremo.
    Dalla tua parte.
    <3 Lì

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