lunedì 4 aprile 2011

Il cavaliere e la puttana



Come promesso ieri sera è stata una serata da ricordare, festa di compleanno di un'altra figlia di papà, mi presento vestita da prostituta, capelli raccolti in una cosa di cavallo stiratissima, trucco nero smoke, vestitino nero di pelle, extra corto, extra aderente, ultimamente la mia cameriera mi cuce i vestiti su misura se no figuratevi altro che aderente XD stivali sopra al ginocchio, tacco dodici, neri lucidi. Labbra rosse che con la mia pelle bianchissima sono perfette

Entro nella villa, c'era tanta gente, tutti mi guardano dall'alto in basso, io sfilo sicura tra invidia e occhi di maschi famelici, infatti la sensualità sta nel portamento, negli occhi e non nella ciccia come molte pensano e come tanti maschi inventano.
Saluto, sorrido, parlo con le invitate, con la festeggiata, alcuni adulti dopo non molto abbandonano la festa, guardandomi contrariata, chiedendosi l'un con l'altro conferma di chi fossi, si sono proprio io, Deva la principessa che è diventata una prostituta, la favola è cambiata. 
Finalmente la festa prende movimento, G, la mia amica si complimenta con me, ma non è sincera, lo so che lei preferisce lo stile classico,  i vestiti lunghi eleganti delle altre, di tessuti preziosi, pomposi, con fiocchi da bambole di porcellana.
Aggiunge - Forse sei un po' fuori tema, ma stai bene eh -.
- Chi l'ha deciso il tema? - chiedo, ma non la lascio rispondere e mi allontano.
Tutti iniziano a bere e ballare, anche io.
Bevo, inghiotti litri di alcol e calorie, fregandomene, ho bisogno di sballo voglio essere sfacciata.
Salgo su un tavolino vicino al dj e comincio a muovermi sinuosa, mi abbasso aprendo le gambe, sculetto, muovo il bacino ondeggiando, mi accarezzo, la festeggiata non esiste più e nemmeno tutte quelle invitate con la puzza sotto il naso, i loro capelli intatti, cotonati, boccolosi, il trucco leggero, il profumo costoso, i gioielli raffinati.
Esisto solo io, che nella mia bellezza, egoista non mi curo di nessuno, mostro le mie gambe, do le spalle al pubblico, per roteare i glutei, per chinarmi a testa in giù, come la migliore delle lap dancer.
Intanto continuo a bere, i maschi ubriachi fischiano, fanno complimenti, invito facendo un cenno del dito qualcuno a salire con me, salgono in due.
Io in mezzo a loro lascio che mi tocchino, mi struscio tra di loro, appoggio la testa sulla spalla di quello dietro di me che mi accarezza, l'altro davanti a me mi lecca il collo, io rido, ballo, vedo intanto l'invitata incitare la mia amica a dirmi qualcosa.
Quella quindi cosa fa? L'unica a conoscenza del mio allenatore, della sua esistenza, prende il mio cellulare e lo chiama, sono certa non volesse che lui venisse a salvarmi dai malintenzionati che si approfittavano della sua amica puttana ubriaca, ma perchè voleva che mi mollasse.
Ovviamente non potevo sapere che stesse chiamando lui, non ho nemmeno dato tanta cura a cosa stesse facendo e ho continuato il mio scenario e per essere più bastarda, quando ho avvistato una delle stronzette dell'intervallo litigare con il suo ragazzo perchè mi stava guardando con la faccia da scemo e allontanarsi, sono scesa dal tavolo e l'ho raggiunto, gli ho ballato davanti, mi sono leccata le labbra, ho pucciato l'indice nel suo bicchiere, gli ho bagnato le labbra e mentre continuava a guardarmi imbambolato come un cretino mi sono messa a pochi centimetri dal suo volto, mostrandogli la lingua, si è dato una mossa per baciarmi, io mi sono scansata e l'ho lasciato li come un cretino.
Ho raggiunto le ragazzine più piccole che mi guardavano come una dea, le ho fatte sentire potenti in mia compagnia, abbiamo ballato insieme, una di loro, una più tosta ha voluto fare la lesbica e per la prima volta in vita mia ho baciato una donna, ci siamo limonate davanti a tutti a lingue di fuori, ci siamo strusciate leccate, la festeggiata piangeva, a un certo punto mi sento trascinare.
Mi gira la testa, eccolo il mio cavaliere, che senza dire niente mi prende in braccio  e mi trascina fuori dalla festa, e io da brava puttana obbediente mi lascio trascinare...
Devo scappare il proseguo ve lo scrivo più tardi

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